Scompenso cardiaco

Incapacità del cuore di assolvere alla normale funzione contrattile di pompa

Lo scompenso cardiaco è un quadro patologico caratterizzato dall’incapacità del cuore di assolvere alla sua normale funzione di pompa al fine di garantire un adeguato apporto di sangue a tutti gli organi. Nelle fasi iniziali puo’ anche essere paucisintomatico.

Che cos’è lo scompenso cardiaco?

Esso può essere secondario ad un evento acuto quale l’infarto del miocardio, o conseguenza di patologie croniche come un’ipertensione arteriosa non adeguatamente trattata o disfunzioni valvolari croniche.

I sintomi della patologia

Nelle prime fasi lo scompenso cardiaco può decorrere in maniera asintomatica. Man mano che il deficit di pompa diventa più importante i sintomi divengono gradualmente più evidenti: dispnea da sforzo che peggiorando insorge anche per sforzi minimi o a riposo, edema degli arti inferiori, tosse, versamento pleurico, ascite. Per classificare lo scompenso in base alla sua gravità viene utilizzata una scala internazionale nota come NYHA (New York Heart Association).

Diagnosi

Valutazioni cliniche e strumentali:

• Elettrocardiogramma;
• Ecocardiogramma;
• Radiografia del torace;
• Prelievo per dati ematochimici.

Trattamenti

Il trattamento dello scompenso si articola su diversi livelli di approccio e richiede spesso una gestione multidisciplinare al fine di garantire al paziente una buona qualità di vita e prognosi:

• Terapia farmacologica, miglioramento delle abitudini alimentari (ridurre il sale da cucina, ridurre apporto idrico);
• Spesso composta dall’associazione di più farmaci. Importanti sono inoltre le modifiche dello stile di vita e delle abitudini alimentari, quali ad esempio la riduzione dell’apporto di sale, il controllo dei bilanci idrici, la pratica di attività fisica moderata periodica etc.;
• Elettrostimolazione per re-sincronizzazione per ottimizzare la contrattilità cardiaca;
• Defibrillatore sottocutaneo per prevenire le aritmie fatali, più frequenti in questi pazienti.