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Circa 15 milioni di italiani sono affetti da ipertensione arteriosa ma solo la metà di essi ne è consapevole.
In senso assoluto non è possibile stabilire dei valori ideali di pressione sistolica e diastolica. Gli intervalli di normalità riconosciuti sono fra 115-130 mmHg per la pressione sistolica (pressione massima) e 75-90 mmHg per la pressione diastolica (pressione minima). Definiamo ipertensione un quadro caratterizzato da una pressione sistolica superiore a 130 mmHg, e diastolica superiore a 90 mmHg.
L’ipertensione è una condizione deleteria per il nostro apparato cardiocircolatorio. Il cuore deve pompare sangue all’interno di un circuito caratterizzato da elevate resistenze. Questa condizione porterà, se non trattata adeguatamente e tempestivamente, a processi di adattamento svantaggioso come l’ispessimento del muscolo cardiaco (ipertrofia del ventricolo sinistro), danneggiamento delle strutture valvolari (stenosi o insufficienze), dilatazione del tubo aortico.
I flussi turbolenti generati dall’elevata pressione con cui il sangue scorre all’interno dei vasi, favorisce la formazione placche più o meno voluminose che possono favorire dei quadri di ischemia ovvero ostacolo al flusso sanguigno con scarso apporto di sangue in determinati distretti con conseguenze come l’infarto del miocardio o l’ictus cerebrale.
Come fare diagnosi di ipertensione?
Molto semplice. Basta infatti eseguire una misurazione della pressione arteriosa, con uno sfigmomanometro manuale o elettronico.
Quali sono le cause dell’ipertensione?
Nel 95% dei casi l’ipertensione viene definita idiopatica, ovvero di causa non determinabile. Patologie renali, squilibri ormonali, patologie congenite o abuso di sostanze o farmaci sono alla base del rimanente 5%.
Quali sono i sintomi dell’ipertensione arteriosa?
Il paziente spesso avverte cefalea, senso di agitazione, altre volte vertigini e palpitazioni. Molti pazienti ipertesi non avvertono sintomi in quanto ormai abituati a sopportare elevati valori pressori. Avvertono paradossalmente malessere allorquando, assumendo una specifica terapia antipertensiva, ottengono valori pressori normali ai quali non sono più abituati.
Come puo’ essere trattata?
L’ipertensione arteriosa se lieve e tempestivamente diagnosticata può essere trattata correggendo aspetti multipli dello stile di vita: dieta ipocalorica, bilanciata nell’apporto di nutrienti, con basso apporto di sale, abolizione degli alcolici, bibite gassate, abolizione di stile di vita sedentario favorendo l’attività aerobica. Nei casi di ipertensione strutturata ci si avvale di farmaci quali ACE inibitori, sartani, beta-bloccanti, nitroderivati e diuretici che singolarmente o in combinazione tra loro consentono il trattamento dei quadri di ipertensione più gravi.